Quando si affitta un immobile, il contratto di locazione definisce anche le spese condominiali a carico dell’inquilino. Tuttavia, nel corso del contratto, possono verificarsi aumenti dovuti a manutenzioni straordinarie, variazioni del bilancio condominiale o nuovi servizi.
In questo articolo vedremo:
L’incremento delle spese condominiali è legittimo se:
Se il contratto prevede un importo forfettario, eventuali aumenti devono essere concordati separatamente.
Per capire meglio come funziona la ripartizione delle spese tra inquilino e proprietario, puoi leggere anche la Guida alla suddivisione delle spese condominiali..
Per evitare contestazioni:
Se l’aumento non era previsto inizialmente, è consigliabile firmare un accordo scritto tra le parti che aggiorni il contratto, riducendo il rischio di contestazioni.
Con Domeo, puoi anche gestire tutte le comunicazioni e scadenze digitalmente, mantenendo traccia dei dei documenti contrattuali. Per saperne di più visita la sezione dedicata.
1. Posso aumentare le spese condominiali durante il contratto?
Sì, se previsto dal contratto o se l’inquilino accetta un nuovo accordo scritto.
2. Come devo comunicare l’aumento?
È consigliabile inviare una comunicazione scritta con dettagli e documentazione ufficiale.
3. Quali spese rientrano nell’aumento legittimo?
Soprattutto le spese straordinarie approvate dall’assemblea condominiale. Le spese ordinarie sono già incluse nel canone.
4. Cosa succede se l’inquilino rifiuta l’aumento?
Se non c’è accordo scritto, può contestare l’aumento e il proprietario potrebbe dover ricorrere a vie legali.