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Affitti brevi 2026: proposta di legge, cedolare secca al 26 % e vantaggi degli affitti medio-lungo termine per i proprietari

Pubblicato il:
October 23, 2025

La proposta di legge 2026 introduce la cedolare secca al 26% per gli affitti brevi. Scopri cosa cambia e perché gli affitti medio-lungo termine possono essere la scelta più conveniente.

Affitti brevi 2026: cosa prevede la proposta di legge

La nuova proposta di legge 2026 interviene sul mercato degli affitti turistici, introducendo un possibile aumento della cedolare secca dal 21% al 26% per le locazioni brevi.
L’obiettivo del Governo è riequilibrare il mercato immobiliare e favorire un ritorno verso gli affitti medio-lungo termine, più stabili e sostenibili.

È importante chiarire che si tratta solo di una proposta, ancora in discussione: i contenuti potrebbero cambiare nel percorso parlamentare.

Cosa cambia per gli affitti brevi

La cedolare secca passa (quasi) per tutti al 26%

Secondo la bozza della manovra:

  • L’aliquota del 26% si applicherebbe a chi affitta più di un immobile o utilizza piattaforme online.
  • Il 21% resterebbe solo per chi affitta una singola casa senza intermediari.

In pratica, chi gestisce più appartamenti o si affida a portali come Airbnb o Booking vedrebbe un aumento della tassazione.
Il provvedimento punta a rendere il sistema più equo, ma per molti piccoli proprietari significa una riduzione dei margini.

Perché valutare gli affitti medio-lungo termine

Con l’aumento dell’aliquota per gli affitti brevi, tornano interessanti le formule di locazione medio o lungo periodo.

Per approfondire la differenza in termini di redditività e gestione, puoi leggere anche questo articolo dedicato, che confronta in modo pratico i due modelli.

I principali vantaggi

  • Tassazione più stabile: resta la cedolare secca al 21% (o 10% nei comuni ad alta tensione abitativa).
  • Meno burocrazia e meno rotazione: contratti più lunghi significano meno gestione e spese ricorrenti.
  • Reddito prevedibile: meno rischio di periodi vuoti, soprattutto fuori stagione.

Per chi cerca un equilibrio tra rendimento e tranquillità, la locazione  di lungo periodo oggi rappresenta una scelta solida e strategica.

Le tutele per i proprietari

Il tema delle garanzie resta centrale.
Molti proprietari che hanno scelto la formula breve temono ritardi o morosità se passano al medio-lungo termine. Tuttavia, negli ultimi anni sono nate soluzioni che proteggono il canone e semplificano la gestione, anche in caso di problemi con l’inquilino.

Un esempio è il servizio di Domeo che tutela il proprietario in caso di mancato pagamento e offre assistenza legale e gestionale.
In questo modo, anche il contratto abitativo può garantire sicurezza e continuità, con meno rischi e senza la volatilità del turismo.

Uno scenario in evoluzione

La proposta di legge sugli affitti brevi non è ancora definitiva, ma il suo indirizzo è chiaro: rendere più vantaggiosa la locazione stabile e trasparente.
Per i proprietari, è il momento giusto per rivedere la propria strategia e valutare soluzioni più equilibrate, sostenibili e tutelate.

Conclusione

In attesa dell’approvazione finale della norma, la direzione è evidente:

  • Affitti turistici più tassati, soprattutto se gestiti in modo intensivo;
  • Affitti medio-lungo termine più convenienti e con strumenti di tutela sempre più evoluti.

Chi possiede uno o più immobili può trasformare questo cambiamento in un vantaggio, scegliendo una gestione più sicura, continuativa e garantita.

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