Il contratto
transitorio richiede che ci sia un’esigenza temporanea e documentabile,
del proprietario o dell’inquilino, destinata a cessare entro un certo periodo.
Esempi di motivazioni per l’inquilino:
- trasferimento temporaneo della sede di lavoro;
- contratto di lavoro a termine in altro Comune;
- ristrutturazione dell’abitazione principale;
- periodo di formazione o apprendistato;
- assistenza a familiari in altro Comune.
Esempi di motivazioni per il proprietario:
- rientro dall’estero entro una certa data;
- futuro utilizzo dell’immobile per sé o per i figli;
- esecuzione di lavori programmati che richiedono il rilascio dell’immobile.
La motivazione va
indicata nel contratto e, dove possibile, supportata da
documentazione (comunicazioni aziendali, iscrizioni a corsi, pratiche edilizie, ecc.).